Zaragoza, 09.04.2025

Finisce purtroppo ai quarti di finale l’avventura europea a Saragozza del Beretta che viene eliminato ancora una volta da Praga per 72-79. Una partita complicata, resa ancora più difficile dall’assenza di Dojkic e dai problemi di falli di Laksa che hanno costretto Schio a giocare tanti minuti con un quintetto quasi tutto italiano che è stato protagonista di alcuni dei tanti tentativi di rientro. Purtroppo l’USK si è dimostrata squadra solida e con una dimensione completa che ha creato molti problemi nel pitturato (come ci si aspettava) ma ha anche saputo colpire dalla distanza. Inoltre le seconde linee come Andelova e Hof hanno dato quel contributo determinante alla vittoria finale.

Il Famila non ha mai mollato pur essendo finito più volte sotto in doppia cifra ma non è nemmeno mai riuscito a completare la rimonta che avrebbe forse potuto svoltare il match. Praga raggiunge in semifinale Fenerbahce mentre Schio deve purtroppo rientrare in Italia in anticipo rispetto ai piani sperati. Un grosso grazie ai tifosi che anche a Saragozza hanno sostenuto la squadra facendola sentire a casa.

Il nervosismo penalizza Schio
Impatta bene il Beretta con la tripla di Verona e l’appoggio di Juhasz ma Praga risponde con il talento di Ayayi. Vorackova e Oblak sorpassano ma due triple in fila di Keys ridanno il vantaggio alle orange (13-11) che Magbegor, Jones e Cazorla annullano immediatamente. Una preghiera di Bestagno e un contropiede di Salaun limitano i danni fino al 18-19.

Verona e Sottana prima, Laksa poi – che riesce finalmente a scrollarsi la difesa di dosso – fanno volare il Beretta sul +6 ovvero il massimo vantaggio. Praga fiuta il pericolo e si compatta con il talento di Ayayi e Jones ma anche con il lavoro da gregaria di Andelova che mette pressione sul possesso palla e lancia le compagne in contropiede. Laksa, nervosa per come viene limitata in attacco, spende secondo e terzo fallo personale (fallo tecnico) ed il momento buono di Schio si esaurisce. Proprio nel finale, infatti, Ayayi e Oblak rispondono dall’arco a Sottana e firmano il massimo vantaggio: 35-47.

Rimonta incompleta
Il gioco del Famila passa per le mani di Verona, Andrè, Keys e Sottana che, assieme a Salaun, costituiscono il quintetto orange che recupera un po’ di svantaggio nei primi minuti del secondo tempo: 46-53 e timeout Hejkova. Schio ne esce benissimo con la rubata di Salaun che riporta le sue a meno cinque anche perché, per merito di un’ottima difesa, Praga non segna più. Purtroppo il Famila non riesce a ricucire completamente e le ceche tornano a macinare punti con Jones e Andelova che ridanno all’USK sette punti di vantaggio: 54-61.

Appena rientrata in campo Laksa si guadagna tre tiri liberi mentre Bestagno pesca una seconda tripla sulla sirena per tenere Schio a contatto: 60-63. Hof e Magbegor diventano però delle spine nel fianco della difesa orange che, senza Andrè e Keys, fatica in difesa. Il Beretta ha il fiato corto, non segna più ed il canestro a battere la sirena di Vyoralova vale il nuovo +10. Keys segna liberissima dall’angolo la quarta tripla di serata e poi Salaun e Juhasz riportano il Famila a meno cinque, di nuovo. Purtroppo la rimonta finisce lì perché Schio non riesce a completare l’extra sforzo e Praga è cinica in lunetta vincendo così 72-79 e conquistando la semifinale contro Fenerbahce.

Beretta Famila Schio – ZVVZ USK Praga 72-79 (18-19, 35-47, 54-61)
Beretta Famila Schio: Juhasz 8, Bestagno 6, Sottana 12, Zanardi 0, Verona 5, Salaun 13, Andrè 5, Keys 13, Laksa 10
ZVVZ USK Praga: Pribylova ne, Petlanova ne, Oblak 14, Andelova 7, Cazorla 2, Vorackova 2, Ayayi 19, Vyoralova 4, Magbegor 8, Hof 6, Sipova ne, Jones 17

 

FOTO DI LUCA TADDEO