“Treblemakers”

Il City piglia tutto di Pep, conquista la prima Champions League della sua storia, chiudendo una stagione leggendaria.

Il piattone di Rodri piega un’ottima Inter che torna da Istanbul con una valigia carica di rimpianti.

Tre occasioni clamorose per i nerazzurri con Lautaro, Dimarco(traversa) e Lukaku negano ai milanesi la possibilità di giocarsi almeno i supplementari; cinico il City, il meno spettacolare dell’anno, non per demerito ma per merito di Simone Inzaghi che aveva preparato, dal punto di vista tattico, una partita perfetta.

Acerbi annulla Haaland, ma come in tutte le finale a fare la differenza è un’episodio: Bernardo Silvia crossa, Acerbi devia il pallone che finisce sui piedi di Rodri che con un colpo di grande classe regala la coppa agli Inglesi.

“Sono felice, anche se mi serve tempo per realizzare. Poteva succedere di tutto, poteva segnare Lukaku e andavamo ai supplementari, potevamo raddoppiare con Foden ed era chiuso: una partita cosi’ e’ come un testa o croce…Pero’ che splendido il Treble”. Pep Guardiola, che quest’anno col City ha vinto campionato, coppa inglese e Champions. “Sapevo che con l’Inter non sarebbe stata facile, il calcio italiano è cresciuto tanto – ha detto a Sky – ha avuto tre finaliste. Guardate il Napoli, guardate questa Inter, come gioca Conte: non e’ piiù difesa e contropiede. E per questo la vittoria vale ancora di piu’..”

Simone Inzaghi sempre a Sky dice: “Abbiamo perso una finale che volevamo vincere. Ho fatto ai miei giocatori i complimenti, sono stati grandiosi. Mi chiedo ancora come ha fatto la palla a non entrare, sul colpo di testa finale di Lukaku: avrei voluto giocarmi i supplementari. Abbiamo fatto una stagione positiva, e ora fa male. Abbiamo giocato una finale e vogliamo tornarci, ma giocando come negli ultimi tre mesi”.

Foto: Nicolò Campo
Testo: Luca Taddeo